Building Information Modeling: per il rilancio delle piccole e medie imprese
L’interoperabilità. Aggiornamento IFC Autodesk Revit 2017
Il metodo BIM è paragonabile ad una grande azienda che ha al suo interno una rete intranet che collega tutti i pc ad un unico server. Non basta. Su tutti i PC devo essere installati gli stessi software o software in grado di espletare le stesse mansioni. Ancora. Non importa la nazionalità dei dipendenti, l’importante però è che nel momento in cui si comunica con un collega si utilizzi la stessa lingua. Già che siamo in tema, se sei utilizzatore Revit Autodesk, il 23 agosto 2016 è stata rilasciata l’ultima versione del IFC 2017. Scarica_download_IFC_2017
Saliamo tutti sul carro del vincitore. Oggi abbiamo tutti una grande opportunità. Parlare la stessa lingua. A mio avviso, la vera potenzialità di questo metodo è l’interoperabilità. Fin dall’antichità uno dei modi che ha avuto l’uomo per accrescere la propria cultura, superare i confini e le distanze dal sapere, è stato quello di imparare altre lingue. Oggi con i potenti mezzi che la tecnologia ci offre abbiamo un enorme vantaggio sociale e culturale. Nel mondo dell’edilizia e degli appalti pubblici, parallelamente alle possibilità economiche che ci vengono offerte dall’Unione europea, abbiamo come “mezzo” il BIM.
A malincuore devo sottolineare la poca chiarezza del codice degli appalti pubblici. Perché non viene esplicitamente citato il metodo BIM? Prendiamo esempio dai paesi “capofila“. Mi riferisco a Finlandia, Norvegia, Svezia e Inghilterra. In questi paesi il BIM è da tempo un “modus operandi“. Il mio consiglio è seguire il proprio istinto imprenditoriale. Oggi il BIM soddisfa i requisiti richiesti dal codice degli appalti? Si. Usiamo il BIM. Domani si vedrà. Ora sta a te decidere se utilizzare o meno il Building Information Modeling: per il rilancio delle piccole e medie imprese.